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Gli esami di Stato
conclusivi dei corsi di studio di istruzione secondaria di secondo grado
sono stati istituiti con la legge 10 dicembre 1997, n°425, che ha
riformato gli esami di maturità regolati dalla legge n°119/1969, ed
hanno avuto luogo per la prima volta nell'anno scolastico 1998/1999. La
legge 425/97 è stata seguita da un
regolamento attuativo, il d.P.R. 23 luglio 1998, n°323, e da una serie di decreti
concernenti le modalità di formazione delle commissioni, lo svolgimento
delle prove, la conduzione delle operazioni di esame. Gli articoli 2, 3
e 4 della legge sono stati modificati dalla legge 11 gennaio 2007, n°1.
Essi
hanno come fine "l’analisi e la verifica della preparazione di
ciascun candidato in relazione agli obiettivi generali e specifici
propri di ciascun indirizzo di studi.[...] L’analisi
e la verifica della preparazione di ciascun candidato tendono ad
accertare le conoscenze generali e specifiche, le competenze in quanto
possesso di abilità, anche di carattere applicativo, e le capacità
elaborative, logiche e critiche acquisite."(art.1 regolamento).
Inoltre "Il rilascio e il contenuto delle certificazioni di
promozione, di idoneità e di superamento dell'esame di Stato sono
ridisciplinati in armonia con le nuove disposizioni, al fine di dare
trasparenza alle competenze, conoscenze e capacità acquisite secondo il
piano di studi seguito, tenendo conto delle esigenze di circolazione dei
titoli di studio nell'ambito dell'Unione europea" (art. 6 legge
425).
Ciò
costituisce una innovazione radicale per quanto riguarda la valutazione
finale, rispetto alla legge 119/1969, la quale prevedeva che "l'esame di
maturità ha come fine la valutazione globale della personalità del
candidato" e che "a conclusione dell'esame di maturità viene formulato,
per ciascun candidato, un motivato giudizio, sulla base delle risultanze
tratte dall'esito dell'esame, dal curriculum degli studi e da ogni altro
elemento posto a disposizione della commissione". |
Se vuoi saperne
di più...


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L’esame si ispira ad alcune
priorità:
 | centralità dell’alunno inteso come
destinatario e protagonista del progetto formativo; |
 | importanza dell’investimento formativo
inteso come effettiva acquisizione dei nuclei fondanti delle diverse
discipline e come possesso di saperi essenziali, flessibili e
trasversali; |
 | individuazione ed utilizzo di strumenti
valutativi in grado di fare emergere le conoscenze, competenze e capacità acquisite dall’alunno. |
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